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Marcione, un armatore del Ponto, verso il 140 d.C. giunse a Roma e divenne un membro di spicco della comunità cristiana locale. Ben presto la sua teologia lo portò alla rottura con i capi di quella comunità: infatti predicava un'incompatibilità fra il Dio delle Scritture ebraiche e quello annunciato da Gesù. Marcione e i suoi seguaci leggevano la vita di Gesù in un peculiare Vangelo che in seguito verrà denominato Vangelo di Marcione. Condannato come eretico, sparì dalla circolazione; ma alcuni scrittori ecclesiastici ne hanno tramandato diversi stralci. Andrea Nicolotti e Claudio Gianotto ne propongono una ricostruzione, integrando le parti mancanti e presentando per la prima volta in lingua italiana un testo che cerca di avvicinarsi all'originale perduto.